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(L'articolo "L'insegnamento elementare della Bibbia" è dopo l'articolo "Vita eterna")

Vita eterna

La gioia attraverso la speranza è l'energia della nostra resistenza

"Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, alzatevi e sollevate la testa, perché la vostra liberazione si avvicina"

(Luca 21:28)

Dopo aver descritto gli eventi drammatici che avrebbero preceduto la fine di questo sistema di cose, in un tempo che dovrebbe essere molto angosciante e che stiamo vivendo ora, Gesù Cristo disse ai suoi discepoli di "alzare il capo" perché si avvicina il compimento della nostra speranza.

Come mantenere la gioia, pur essendo nelle prove personali? L'apostolo Paolo scrisse che dobbiamo seguire il modello di Gesù Cristo: "Anche noi, dunque, circondati come siamo da una tale moltitudine di testimoni, liberiamoci di ogni peso e del peccato che così facilmente ci intralcia e corriamo con perseveranza la corsa che ci sta davanti,  tenendo lo sguardo fisso sul principale Condottiero e Perfezionatore della nostra fede, Gesù. Per la gioia che gli era stata messa davanti ha sopportato il palo di tortura senza curarsi del disonore, e si è seduto alla destra del trono di Dio.  Considerate attentamente colui che ha sopportato tante parole ostili che i peccatori gli rivolgevano contro i loro stessi interessi, così che non vi stanchiate e non vi arrendiate" (Ebrei 12:1-3).

Gesù Cristo trasse l'energia della sua perseveranza di fronte alle prove dalla gioia della speranza che gli era posta davanti. È importante attingere energia per alimentare la nostra sopportazione, attraverso la "gioia" della nostra speranza di vita eterna posta davanti a noi. Quanto alle nostre prove, Gesù Cristo ha detto di risolverle giorno per giorno: "Perciò vi dico: smettete di essere ansiosi per la vostra vita, riguardo a quello che mangerete o che berrete, o per il vostro corpo, riguardo a quello che indosserete. La vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?  Osservate attentamente gli uccelli del cielo: non seminano né mietono né raccolgono in granai, eppure il vostro Padre celeste li nutre. Voi non valete forse più di loro?  Chi di voi, essendo ansioso, può allungare di un cubito la durata della propria vita?  E perché siete ansiosi di quello che indosserete? Imparate dai gigli dei campi, da come crescono: non faticano né filano,  eppure vi dico che nemmeno Salomone in tutta la sua gloria si adornò come uno di loro. Quindi, se Dio veste così la vegetazione dei campi, che oggi c’è e domani viene gettata nel forno, non vestirà a maggior ragione voi, uomini di poca fede?  Perciò non siate mai ansiosi, dicendo: ‘Che cosa mangeremo?’, ‘Che cosa berremo?’ o ‘Che cosa indosseremo?’ Sono le nazioni ad andare all’affannosa ricerca di tutte queste cose. Il vostro Padre celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose" (Matteo 6:25-32). Il principio è semplice, dobbiamo usare il presente per risolvere i nostri problemi che sorgono, riponendo la nostra fiducia in Dio, per aiutarci a trovare una soluzione: "Continuate dunque a cercare prima il Regno e la giustizia di Dio, e tutte queste altre cose vi saranno date in aggiunta.  Perciò non siate mai ansiosi del domani, perché il domani avrà le sue preoccupazioni. A ciascun giorno bastano i suoi problemi" (Matteo 6:33,34). L'applicazione di questo principio ci aiuterà a gestire meglio l'energia mentale o emotiva per affrontare i nostri problemi quotidiani. Gesù Cristo sconsiglia l'eccessiva previdenza, anche morbosa, problemi o prove che potrebbero ingombrare la nostra mente e togliere ogni energia spirituale (Confronta con Marco 4:18,19).

Per tornare all'incoraggiamento scritto in Ebrei 12:1-3, dobbiamo usare la nostra capacità mentale per proiettarci nel futuro attraverso la gioia nella speranza, che fa parte del frutto dello spirito santo: "Invece il frutto dello spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benignità, bontà, fede,  mitezza, autocontrollo. Contro queste cose non c’è legge" (Galati 5:22,23). È scritto nella Bibbia che Geova è un Dio felice e che il cristiano predica "la buona notizia di un Dio felice" (1 Timoteo 1:11). Sebbene questo sistema di cose non sia mai stato così tanto nelle tenebre spirituali, dobbiamo essere focolai di luce per la buona notizia che condividiamo, ma anche per la gioia della nostra speranza che vogliamo irradiare sugli altri: "Voi siete la luce del mondo. Una città non può essere nascosta quando si trova su un monte.  Non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente, ma su un piedistallo, e così fa luce su tutti quelli che sono nella casa.  Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre opere eccellenti e diano gloria al Padre vostro che è nei cieli" (Matteo 5:14-16). Il seguente video e così come l'articolo, basato sulla speranza della vita eterna, sono stati sviluppati con questo obiettivo di gioia nella speranza: "Rallegratevi ed esultate, perché la vostra ricompensa è grande nei cieli; allo stesso modo, infatti, perseguitarono i profeti prima di voi" (Matteo 5:12). Facciamo della gioia di Geova la nostra fortezza: "Non siate tristi, perché la gioia di Geova è la vostra fortezza" (Neemia 8:10).

Vita eterna nel paradiso terrestre

Vita eterna nel paradiso terrestre (video su Twitter)

Liberazione attraverso il sacrificio di Cristo

"Proprio come il Figlio dell’uomo è venuto non per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come riscatto in cambio di molti" (Matteo 20:28)

Il sacrificio di Cristo consentirà il ringiovanimento

"La sua carne divenga più fresca che nella giovinezza, e lui torni ai giorni del suo vigore giovanile" (Giobbe 33:25)

Il sacrificio di Cristo rimuoverà la malattia

"E nessun abitante dirà: “Sono malato”. Al popolo che dimora nel paese sarà perdonato il suo peccato" (Isaia 33:24)

Le benedizioni del sacrificio di Cristo, che ci libera dalla morte

Con i mezzi dalla resurrezione terrena

"Inoltre ho in Dio la speranza, che anche questi uomini hanno, che ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti" (Atti 24:15)

"non sarai che gioioso" (Deuteronomio
16:15)

Vita eterna attraverso la liberazione dell'umanità dalla schiavitù del peccato

"Infatti Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo Figlio unigenito, affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna. (...) Chi esercita fede nel Figlio ha vita eterna; chi disubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui"

(Giovanni 3:16,36)

Le frasi in blu (tra due paragrafi) forniscono spiegazioni bibliche aggiuntive e dettagliate. Basta fare clic sul collegamento ipertestuale blu. Gli articoli biblici sono scritti principalmente in quattro lingue: inglese, spagnolo, portoghese e francese

Gesù Cristo, quando era sulla terra, spesso insegnava la speranza della vita eterna. Tuttavia, ha anche insegnato che la vita eterna sarà ottenuta solo attraverso la fede nel sacrificio di Cristo (Giovanni 3: 16,36). Il valore di riscatto del sacrificio di Cristo consentirà la guarigione, il ringiovanimento e la risurrezione.

Liberazione attraverso il riscatto del sacrificio di Cristo

"Proprio come il Figlio dell’uomo è venuto non per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come riscatto in cambio di molti"

(Matteo 20:28)

"Dopo che Giobbe ebbe pregato per i suoi amici, Geova mise fine alle sue sofferenze e lo riportò alla sua prosperità. Geova gli diede il doppio di ciò che aveva prima" (Giobbe 42:10). Sarà lo stesso per tutti i membri della Grande Folla che saranno sopravvissuti alla Grande Tribolazione. Geova Dio, per mezzo del re Gesù Cristo, li benedirà, come il discepolo Giacomo ci ha ricordato: "Ecco, noi consideriamo felici quelli che hanno perseverato. Voi avete sentito parlare della perseveranza di Giobbe e avete visto quello che Geova alla fine gli riservò, dato che Geova è molto tenero e misericordioso" (Giacomo 5:11).

(Il sacrificio di Cristo consente il perdono e un valore di riscatto che consente uno scambio di corpi mediante risurrezione, rigenerazione mediante guarigione e ringiovanimento)

(Una grande folla di tutte le nazioni sopravviverà alla grande tribolazione (Apocalisse 7: 9-17))

Il sacrificio di Cristo consente il perdono e un valore di riscatto che consente uno scambio di corpi mediante risurrezione, rigenerazione mediante guarigione e ringiovanimento.

Il sacrificio di Cristo rimuoverà la malattia

"E nessun abitante dirà: “Sono malato”. Al popolo che dimora nel paese sarà perdonato il suo peccato" (Isaia 33:24).

"In quel tempo gli occhi dei ciechi si apriranno e gli orecchi dei sordi saranno sturati. In quel tempo lo zoppo salterà come il cervo, e la lingua del muto griderà di gioia. Nel deserto sgorgheranno acque, e torrenti nella pianura desertica" (Isaia 35:5,6).

Il sacrificio di Cristo consentirà il ringiovanimento

"La sua carne divenga più fresca che nella giovinezza, e lui torni ai giorni del suo vigore giovanile" (Giobbe 33:25).

Il sacrificio di Cristo consentirà la risurrezione dei morti

"Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si sveglieranno, alcuni per la vita eterna, altri per il disonore e il disprezzo eterno" (Daniele 12: 2).

"Inoltre ho in Dio la speranza, che anche questi uomini hanno, che ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti" (Atti 24:15).

" Non meravigliatevi di questo, perché verrà il tempo in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce  e ne usciranno: quelli che hanno fatto cose buone per una risurrezione di vita, mentre quelli che hanno praticato cose ignobili per una risurrezione di giudizio" (Giovanni 5:28,29).

"Vidi poi un grande trono bianco e colui che vi sedeva. La terra e il cielo fuggirono dalla sua presenza, e non ci fu più posto per loro.  Vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono, e furono aperti dei rotoli. Fu aperto anche un altro rotolo: il rotolo della vita. I morti vennero giudicati in base a ciò che era scritto nei rotoli, secondo le loro opere. E il mare restituì i morti che conteneva, e la morte e la Tomba restituirono i morti che contenevano; e ognuno di loro fu giudicato secondo le sue opere" (Apocalisse 20:11-13).

Le persone ingiuste risuscitate saranno giudicate sulla base delle loro azioni buone o cattive nel futuro paradiso terrestre. (L'amministrazione della risurrezione terrena; La risurrezione celeste; La risurrezione terrena).

Il sacrificio di Cristo consentirà alla grande folla di sopravvivere alla grande tribolazione e avere la vita eterna senza mai morire

"Dopodiché vidi una grande folla, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, vestiti di lunghe vesti bianche, e tenevano in mano rami di palma. E gridano a gran voce: “La salvezza la dobbiamo al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello!”

Tutti gli angeli stavano intorno al trono, agli anziani e alle quattro creature viventi; si inginocchiarono con il viso a terra davanti al trono e adorarono Dio, dicendo: “Amen! La lode, la gloria, la sapienza, il ringraziamento, l’onore, la potenza e la forza vadano al nostro Dio per i secoli dei secoli. Amen!”

Allora uno degli anziani mi chiese: “Chi sono queste persone vestite di lunghe vesti bianche,+ e da dove vengono?” Subito gli risposi: “Mio signore, tu lo sai”. E lui mi disse: “Sono coloro che vengono dalla grande tribolazione, e hanno lavato le loro vesti e le hanno rese bianche nel sangue dell’Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio, e gli rendono sacro servizio nel suo tempio giorno e notte; e colui che siede sul trono stenderà la sua tenda su di loro. Non avranno più né fame né sete, e non soffriranno né il sole né il caldo torrido,  perché l’Agnello, che è al centro, vicino al trono, li pascerà e li guiderà alle sorgenti delle acque della vita. E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi”" (Apocalisse 7:9-17) (Una grande folla di tutte le nazioni sopravviverà alla grande tribolazione (Apocalisse 7: 9-17)).

Il regno di Dio governerà la terra

"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il vecchio cielo e la vecchia terra erano scomparsi, e il mare non c’era più. E vidi la città santa, la Nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Allora sentii una voce possente che veniva dal trono dire: “Ecco, la tenda di Dio è con gli uomini; egli dimorerà con loro ed essi saranno il suo popolo. Dio stesso sarà con loro. Ed egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, né ci sarà più lutto né lamento né dolore. Le cose di prima sono passate”" (Apocalisse 21:1-4) (L'amministrazione terrena del Regno di Dio; Il principe; Il prete; Il levita).

"Sia Geova la vostra gioia e rallegratevi, voi giusti; gridate di gioia, voi tutti dal cuore retto" (Salmo 32:11)

I giusti vivranno per sempre e gli empi periranno

"Felici i miti, perché erediteranno la terra" (Matteo 5:5).

"Ancora un po’ e i malvagi non ci saranno più; guarderai verso il luogo in cui erano, e non li troverai. Ma i mansueti erediteranno la terra e proveranno immensa gioia nell’abbondanza di pace. Il malvagio complotta contro il giusto, e contro di lui digrigna i denti. Ma Geova ride di lui, sapendo che verrà il suo giorno. I malvagi sfoderano la spada e tendono l’arco per abbattere l’oppresso e il povero, per scannare quelli che percorrono la retta via. Ma saranno trafitti al cuore dalla loro stessa spada, e i loro archi saranno spezzati.(...) perché le braccia dei malvagi saranno rotte, ma Geova sosterrà i giusti. (...) I malvagi invece moriranno; i nemici di Geova svaniranno come la bellezza dei pascoli, svaniranno come fumo. (...) I giusti erediteranno la terra e vi abiteranno per sempre. (...) Spera in Geova e segui la sua via, ed egli ti esalterà perché tu possa ereditare la terra. Quando i malvagi saranno spazzati via, tu lo vedrai. (...) Osserva chi è integro e guarda chi è retto, perché il loro futuro sarà pacifico. I trasgressori invece saranno tutti distrutti; i malvagi non avranno alcun futuro. La salvezza dei giusti viene da Geova; egli è la loro fortezza nei momenti di angoscia. Geova li aiuterà e li libererà. Li libererà dai malvagi e li salverà, perché si sono rifugiati in lui" (Salmi 37:10-15, 17, 20, 29, 34, 37-40).

"Cammina quindi nella via dei buoni e rimani sul sentiero dei giusti, perché soltanto i retti risiederanno sulla terra, e soltanto gli irreprensibili vi rimarranno. Ma i malvagi saranno stroncati dalla terra, e gli sleali ne saranno strappati via. (...) Sulla testa del giusto ci sono benedizioni, ma la bocca dei malvagi nasconde violenza. Il ricordo dei giusti sarà benedetto, ma il nome dei malvagi marcirà" (Proverbi 2:20-22; 10:6,7).

Le guerre cesseranno ci sarà pace nei cuori e in tutta la terra

"Avete sentito che fu detto: ‘Devi amare il tuo prossimo e odiare il tuo nemico’. Ma io vi dico: continuate ad amare i vostri nemici e a pregare per quelli che vi perseguitano, per dimostrarvi figli del Padre vostro che è nei cieli, perché egli fa sorgere il suo sole sui malvagi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, che ricompensa ne avete? Non fanno la stessa cosa anche gli esattori di tasse?  E se salutate solo i vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno la stessa cosa anche le persone delle nazioni? Voi dovete dunque essere perfetti, come è perfetto il vostro Padre celeste" (Matteo 5:43-48).

"Infatti, se voi perdonate agli altri le loro colpe, allora il vostro Padre celeste perdonerà le vostre;  mentre se voi non perdonate agli altri le loro colpe, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre" (Matteo 6:14,15).

"Allora Gesù gli disse: “Rimetti la spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada moriranno di spada"" (Matteo 26:52).

"Venite, vedete con i vostri occhi le opere di Geova, le meraviglie che ha fatto sulla terra. Porrà fine alle guerre in tutto il mondo. Romperà gli archi, spezzerà le lance, brucerà i carri nel fuoco" (Salmi 46:8,9).

"Egli sarà giudice fra le nazioni e metterà le cose a posto per molti popoli. Trasformeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falcetti per potare. Le nazioni non alzeranno la spada l’una contro l’altra, né impareranno più la guerra" (Isaia 2:4).

“Nella parte finale dei giorni il monte della casa di Geova sarà posto solidamente al di sopra della cima dei monti e sarà innalzato al di sopra dei colli, e i popoli vi affluiranno. Molte nazioni verranno e diranno: “Venite, saliamo al monte di Geova e alla casa dell’Iddio di Giacobbe. Egli ci insegnerà le sue vie, e noi cammineremo nei suoi sentieri”. Da Sìon infatti uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola di Geova. Egli sarà giudice fra molti popoli e metterà le cose a posto per potenti nazioni lontane. Trasformeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falcetti per potare. Le nazioni non alzeranno la spada l’una contro l’altra, né impareranno più la guerra. Siederanno ognuno sotto la sua vite e sotto il suo fico, e nessuno li spaventerà, perché la bocca di Geova degli eserciti ha parlato" (Michea 4:1-4).

Ci sarà cibo in abbondanza su tutta la terra

"Ci sarà abbondanza di grano sulla terra, sovrabbondanza in cima ai monti. Il raccolto del re crescerà come sul Libano, e gli abitanti delle città fioriranno come la vegetazione della terra" (Salmi 72:16).

"Ed egli darà la pioggia per il seme che semini nella terra, e il pane prodotto dalla terra sarà nutriente e abbondante. Quel giorno il tuo bestiame pascolerà in vasti prati" (Isaia 30:23).


I miracoli di Gesù Cristo per rafforzare la fede nella speranza della vita eterna

"Ci sono in realtà molte altre cose che Gesù fece: se fossero riportate nei minimi particolari, suppongo che non basterebbe il mondo intero a contenere i rotoli che si potrebbero scrivere" (Giovanni 21:25)

Gesù Cristo e il primo miracolo scritto nel Vangelo di Giovanni, trasforma l'acqua in vino: "Due giorni dopo ci fu una festa di nozze a Cana di Galilea, a cui era presente la madre di Gesù. Anche Gesù e i suoi discepoli erano stati invitati alla festa di nozze. A un certo punto mancò il vino, e sua madre gli disse: “Non hanno vino”. Gesù però le rispose: “E questo come ci riguarda, donna? Il mio tempo non è ancora venuto”. Sua madre disse a quelli che servivano: “Fate tutto quello che vi dice”.  Come previsto dalle regole di purificazione dei giudei, là c’erano sei recipienti di pietra per l’acqua; ognuno poteva contenere due o tre misure.  Gesù disse loro: “Riempite d’acqua i recipienti”. E li riempirono fino all’orlo.  Dopodiché disse: “Adesso attingetene un po’ e portatela al responsabile del banchetto”. E gliela portarono.  Quando assaggiò l’acqua, che era stata trasformata in vino, il responsabile del banchetto chiamò lo sposo. Non sapendo da dove venisse quel vino (a differenza dei servitori che avevano attinto l’acqua),  gli disse: “Tutti gli altri fanno servire prima il vino buono e poi, quando gli invitati hanno bevuto molto, quello più scadente. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono fino ad ora”.  Questo che Gesù compì a Cana di Galilea fu il primo dei suoi segni; così rivelò la sua gloria,+ e i suoi discepoli riposero fede in lui" (Giovanni 2:1-11).

Gesù Cristo guarisce il figlio di un servo del re: "Dopodiché tornò a Cana di Galilea, dove aveva trasformato l’acqua in vino. Ora c’era un funzionario reale il cui figlio, che si trovava a Capèrnaum, era malato. Quando sentì che Gesù dalla Giudea era venuto in Galilea, l’uomo andò da lui e gli chiese di scendere a guarire suo figlio, che stava per morire.  Ma Gesù replicò: “Se non vedete segni e prodigi non credete”.  Il funzionario reale gli disse: “Vieni, Signore, prima che il mio bambino muoia!”  Gesù gli rispose: “Va’ pure: tuo figlio vive”. L’uomo credette alle parole di Gesù e andò.  E mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi schiavi per dirgli che suo figlio era vivo,  al che chiese loro quando aveva iniziato a stare meglio. “La febbre gli è passata ieri alla settima ora”, risposero.  Allora il padre si rese conto che era la stessa ora in cui Gesù gli aveva detto: “Tuo figlio vive”. Così lui e tutta la sua casa credettero. Questo fu il secondo segno che Gesù compì quando dalla Giudea tornò in Galilea" (Giovanni 4:46-54).

Gesù Cristo guarisce un indemoniato a Cafarnao: "Scese poi a Capèrnaum, città della Galilea. Lì insegnava alla gente di Sabato.  E si stupivano del suo modo d’insegnare, perché parlava con autorità.  Ora nella sinagoga c’era un uomo posseduto da uno spirito, un demonio impuro, il quale gridò:  “Ah! Che cosa vuoi da noi, Gesù il Nazareno? Sei venuto a distruggerci? So esattamente chi sei: il Santo di Dio!”  Ma Gesù lo rimproverò dicendo: “Taci, ed esci da lui!” Così, dopo aver gettato l’uomo a terra in mezzo ai presenti, il demonio uscì da lui senza fargli alcun male.  Allora tutti rimasero sbalorditi, e si dicevano l’un l’altro: “Che parole ha usato! Con autorità e potenza dà ordini agli spiriti impuri, e loro se ne vanno!”  E si faceva un gran parlare di lui in ogni angolo del paese" (Luca 4:31-37).

Gesù Cristo scaccia i demoni nel paese dei Gadareni (parte orientale del Giordano, vicino al lago di Tiberiade): "Quando arrivò all’altra riva, nella regione dei gadareni, gli andarono incontro due indemoniati che venivano dai luoghi di sepoltura. Erano talmente violenti che nessuno aveva il coraggio di passare per quella strada.  Ed ecco che si misero a gridare, dicendo: “Che cosa vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?”  Lontano da loro c’era un grande branco di porci al pascolo.  E i demòni supplicavano Gesù, dicendo: “Se ci espelli, mandaci nel branco di porci”.  Così lui disse loro: “Andate!” Quindi uscirono, ed entrarono nei porci. Ed ecco, l’intero branco si lanciò dal precipizio giù nel mare e morì nelle acque.  Allora i guardiani dei porci fuggirono e, andati in città, raccontarono tutto, compreso il fatto degli indemoniati. Tutta la città andò dunque incontro a Gesù e, quando lo videro, lo pregarono di andare via dalla loro regione" (Matteo 8:28-34).

Gesù Cristo guarisce la suocera dell'apostolo Pietro: "E Gesù, entrato in casa di Pietro, vide la suocera di lui a letto con la febbre.  Quindi le toccò la mano e la febbre sparì; allora la donna si alzò e si mise a servirlo" (Matteo 8:14,15).

Gesù Cristo guarisce un paralitico dalla mano destra: "Un altro Sabato entrò nella sinagoga e cominciò a insegnare. E là c’era un uomo che aveva la mano destra paralizzata.  Volendo trovare un pretesto per accusare Gesù, gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se avrebbe compiuto guarigioni di Sabato.  Lui comunque conosceva i loro ragionamenti, quindi disse all’uomo con la mano paralizzata: “Alzati e mettiti al centro”. L’uomo si alzò e si mise là.  Dopodiché Gesù disse loro: “Vi chiedo: è lecito di Sabato fare del bene o del male, salvare una vita o sopprimerla?”  Dopo aver rivolto lo sguardo intorno, verso tutti loro, disse all’uomo: “Stendi la mano”. Lui lo fece, e la sua mano guarì.  Ma essi, fuori di sé dalla rabbia, cominciarono a discutere tra loro di cosa avrebbero potuto fare a Gesù" (Luca 6:6-11).

Gesù Cristo guarisce un uomo affetto da idropisia (edema, eccessivo accumulo di liquidi nel corpo): "Un Sabato Gesù andò a mangiare a casa di un capo dei farisei. I presenti lo osservavano attentamente. Ed ecco, davanti a lui c’era un uomo affetto da idropisia.  Rivolgendosi quindi agli esperti della Legge e ai farisei, Gesù chiese: “È lecito guarire qualcuno di Sabato o no?”  Ma quelli tacevano. Allora prese l’uomo, lo guarì e lo lasciò andare.  Dopodiché disse loro: “Se vostro figlio o il vostro toro cade in un pozzo di Sabato, non lo tirate immediatamente fuori?”  E non furono in grado di rispondergli" (Luca 14:1-6).

Gesù Cristo guarisce un cieco: "Ora, mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco stava seduto lungo la strada a chiedere l’elemosina. Sentendo passare una folla, chiese cosa stesse succedendo. Gli riferirono: “Sta passando Gesù il Nazareno!” Allora lui si mise a gridare: “Gesù, Figlio di Davide, abbi misericordia di me!” E quelli che stavano davanti cominciarono a rimproverarlo dicendogli di stare zitto, ma lui gridava ancora di più: “Figlio di Davide, abbi misericordia di me!” Gesù perciò si fermò e comandò che l’uomo fosse portato da lui. Quando quello gli fu vicino, Gesù gli chiese: “Cosa vuoi che faccia per te?” L’uomo rispose: “Signore, fammi recuperare la vista”. Così Gesù gli disse: “Recupera la vista; la tua fede ti ha sanato”.  E all’istante l’uomo tornò a vedere e cominciò a seguirlo, glorificando Dio. Davanti a questa scena, anche tutti gli altri diedero lode a Dio" (Luca 18:35-43).

Gesù Cristo guarisce due ciechi: "Mentre Gesù si allontanava da là, due ciechi lo seguirono gridando: “Abbi misericordia di noi, Figlio di Davide!”  Quando fu entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono, e Gesù chiese loro: “Avete fede che io possa far questo?” Gli risposero: “Sì, Signore”.  Allora toccò i loro occhi+ e disse: “Vi avvenga secondo la vostra fede”.  E i loro occhi furono aperti. Poi Gesù diede loro questo severo avvertimento: “Badate che nessuno lo sappia”.  Ma loro, appena usciti, parlarono di lui in tutta quella regione" (Matteo 9:27-31).

Gesù Cristo guarisce un sordomuto: “Tornando dalla regione di Tiro, Gesù passò per Sidóne e si diresse verso il Mar di Galilea, attraversando la regione della Decàpoli.  Qui gli portarono un sordo che aveva difficoltà a parlare, e lo supplicarono di porre la mano su di lui.  Allora Gesù lo prese in disparte, lontano dalla folla; gli mise le dita negli orecchi e, dopo aver sputato, gli toccò la lingua.  Alzando gli occhi al cielo, fece un profondo sospiro e gli disse: “Effatà”, cioè: “Apriti”.  Allora i suoi orecchi si aprirono e la sua difficoltà a parlare svanì, e così iniziò a parlare normalmente.  Quindi Gesù ordinò di non dirlo a nessuno; ma più lo proibiva, più la gente ne parlava apertamente.  Infatti erano tutti pieni di stupore e dicevano: “Ha fatto bene ogni cosa. Fa perfino sentire i sordi e parlare i muti”" (Marco 7:31-37).

Gesù Cristo guarisce un lebbroso: "E venne da lui un lebbroso, che lo supplicò in ginocchio dicendogli: “Se tu vuoi, puoi purificarmi”.  Allora Gesù, mosso a compassione, stese la mano e lo toccò dicendogli: “Lo voglio! Sii purificato”. Immediatamente la lebbra sparì e l’uomo fu purificato" (Marco 1:40-42).

La guarigione dei dieci lebbrosi: "Mentre andava a Gerusalemme, Gesù passò lungo il confine tra la Samarìa e la Galilea. Quando entrò in un villaggio, gli andarono incontro 10 lebbrosi, che però si fermarono a una certa distanza  e gridarono: “Gesù, Maestro, abbi misericordia di noi!”  Vedendoli, Gesù disse loro: “Andate e mostratevi ai sacerdoti”. Allora, mentre se ne andavano, furono purificati.  Uno di loro, quando si accorse di essere guarito, tornò indietro glorificando Dio ad alta voce  e si inginocchiò con il viso a terra ai piedi di Gesù ringraziandolo. Tra l’altro era un samaritano.  Gesù allora disse: “Non sono stati purificati tutti e 10? Dove sono dunque gli altri 9?  Non è tornato indietro nessun altro per dare gloria a Dio a parte quest’uomo di un’altra nazione?”  Dopodiché gli disse: “Alzati e va’! La tua fede ti ha sanato”" (Luca 17:11-19).

Gesù Cristo guarisce un paralitico: "Dopo questi fatti ricorreva una festa dei giudei, e Gesù salì a Gerusalemme. Là, presso la Porta delle Pecore, c’è una piscina chiamata in ebraico Betzàta, con cinque portici. Sotto di essi stava un gran numero di malati, ciechi, zoppi e persone con arti paralizzati. C’era anche un uomo malato da 38 anni. Vedendolo lì sdraiato e sapendo che stava male già da molto tempo, Gesù gli chiese: “Vuoi guarire?” Il malato gli rispose: “Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita, e nel momento in cui mi avvicino, ecco che un altro ci entra prima di me”. Gesù gli disse: “Alzati! Prendi la tua stuoia e cammina”. All’istante l’uomo guarì e, presa la sua stuoia, si mise a camminare" (Giovanni 5:1-9).

Gesù Cristo guarisce un epilettico: “Quando andarono verso la folla, un uomo gli si avvicinò, si inginocchiò davanti a lui e disse:  “Signore, abbi misericordia di mio figlio, perché è epilettico e sta molto male. Cade spesso nel fuoco e spesso nell’acqua.  L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo”.  Gesù rispose: “Generazione priva di fede e perversa, fino a quando devo rimanere con voi? Fino a quando devo sopportarvi? Portatemelo qui”.  Quindi Gesù rimproverò il demonio, e questo uscì da lui; e in quel momento il ragazzo fu guarito.  Allora i discepoli si avvicinarono in privato a Gesù e gli chiesero: “Perché noi non siamo riusciti a espellerlo?”  Lui rispose loro: “A causa della vostra poca fede. In verità vi dico che, se la vostra fede sarà grande quanto un granello di senape, direte a questo monte: ‘Spostati da qui a là’, e il monte si sposterà, e nulla vi sarà impossibile”" (Matteo 17:14-20).

Gesù Cristo fa un miracolo senza saperlo: "Lungo il cammino, le folle si accalcavano intorno a Gesù. Ora c’era una donna che da 12 anni aveva una perdita di sangue e che nessuno aveva potuto guarire.  Si avvicinò a Gesù da dietro e gli toccò la frangia del mantello: in quell’istante la perdita di sangue si fermò.  Allora Gesù chiese: “Chi mi ha toccato?” Dato che tutti dicevano di non essere stati loro, Pietro disse: “Maestro, le folle ti circondano e ti stanno addosso”.  Ma Gesù replicò: “Qualcuno mi ha toccato, perché so che della potenza è uscita da me”. Vedendo che il suo gesto non era passato inosservato, la donna si avvicinò tremante e si gettò ai piedi di Gesù, rivelando davanti a tutti perché lo aveva toccato e come era stata guarita all’istante.  Ma lui le disse: “Figlia, la tua fede ti ha sanato. Va’ in pace”" (Luca 8:42-48).

Gesù Cristo guarisce a distanza: "Dopo che ebbe finito di dire al popolo ciò che aveva da dire, Gesù entrò a Capèrnaum. Ora un centurione aveva uno schiavo, a lui molto caro, che era gravemente malato e stava per morire.  Quando sentì parlare di Gesù, mandò da lui alcuni anziani dei giudei per chiedergli di venire a guarire il suo schiavo. Questi andarono da Gesù e lo supplicarono con insistenza, dicendo: “Merita che tu faccia questo per lui, perché ama la nostra nazione, ed è lui che ha costruito la nostra sinagoga”. E Gesù andò con loro. Aveva quasi raggiunto la casa, quando il centurione mandò degli amici a dirgli: “Signore, non disturbarti, perché non merito di averti sotto il mio tetto. È per questo che non mi sono considerato degno di venire da te. Ma di’ una parola e il mio servo guarirà.  Anch’io infatti sono sottoposto all’autorità di altri e ho dei soldati sotto di me, e a questo dico: ‘Va’!’, e lui va, e a un altro: ‘Vieni!’, e lui viene, e al mio schiavo: ‘Fa’ questo!’, e lui lo fa”.  A quelle parole Gesù si meravigliò e, rivoltosi alla folla che lo seguiva, disse: “Vi dico che nemmeno in Israele ho trovato una fede così grande”.  E quando coloro che erano stati mandati da lui tornarono a casa, trovarono lo schiavo in buona salute" (Luca 7:1-10).

Gesù Cristo ha guarito una donna disabile per 18 anni: "Una volta, di Sabato, Gesù stava insegnando in una sinagoga.  Ed ecco, c’era una donna che da 18 anni era posseduta da uno spirito che la faceva stare male: era tutta ricurva e non riusciva a star dritta in nessun modo. Quando la vide, Gesù le si rivolse dicendo: “Donna, sei liberata dalla tua infermità”.  Poi pose le mani su di lei, e all’istante lei si raddrizzò e cominciò a glorificare Dio.  Per tutta risposta il capo della sinagoga, contrariato dal fatto che Gesù aveva guarito di Sabato, disse alla folla: “Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare. Venite perciò a farvi guarire in quei giorni, e non di Sabato”.  Ma il Signore gli rispose: “Ipocriti, non è forse vero che tutti voi di Sabato slegate il vostro toro, o l’asino, e lo portate fuori dalla stalla per abbeverarlo?  E questa donna, che è una figlia di Abraamo e che Satana ha tenuto legata per ben 18 anni, non doveva essere liberata dalla sua prigionia di Sabato?”  Dopo che ebbe detto queste cose, tutti i suoi oppositori si vergognarono. L’intera folla invece si rallegrava di tutte le cose meravigliose che faceva" (Luca 13:10-17).

Gesù Cristo guarisce la figlia di una donna fenicia: "Partito di là, Gesù andò quindi nella regione di Tiro e Sidóne.  Ed ecco che una donna fenicia di quella regione venne gridando: “Abbi misericordia di me, Signore, Figlio di Davide! Mia figlia è indemoniata e soffre moltissimo”. Ma lui non le rispose nulla. Perciò i suoi discepoli si avvicinarono e lo pregarono: “Mandala via, perché continua a venirci dietro gridando”.  Lui disse: “Io sono stato mandato soltanto alle pecore smarrite della casa d’Israele”.  La donna, però, si avvicinò e gli rese omaggio, dicendo: “Signore, aiutami!”  Lui replicò: “Non è giusto prendere il pane dei figli e buttarlo ai cagnolini”.  “È vero, Signore”, disse la donna, “ma è anche vero che i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”.  Allora Gesù le rispose: “Donna, grande è la tua fede! Ti avvenga quello che desideri”. E in quel momento sua figlia guarì" (Matteo 15:21-28).

Gesù Cristo calma una tempesta: "Gesù salì in barca e i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco che in mare si scatenò una grande tempesta, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma lui dormiva. E andarono a svegliarlo, dicendo: “Signore, salvaci, stiamo per morire!” Ma lui disse loro: “Perché avete così tanta paura, uomini di poca fede?” Quindi si alzò e rimproverò i venti e il mare, e si fece una grande calma. Allora gli uomini, meravigliati, dissero: “Ma chi è quest’uomo? Gli ubbidiscono addirittura i venti e il mare!”" (Matteo 8:23-27). Questo miracolo dimostra che nel paradiso terrestre non ci saranno più tempeste o alluvioni che causeranno disastri.

Gesù Cristo che cammina sul mare: "Congedata la folla, salì tutto solo su un monte a pregare. Venuta la sera, lui era lì da solo. Intanto la barca era molto lontana da terra, sbattuta dalle onde perché il vento era contrario.  Ma durante la quarta vigilia della notte* lui venne da loro, camminando sul mare.  Quando lo scorsero camminare sul mare, i discepoli rimasero sconvolti e dissero: “È un’apparizione!” E per la paura si misero a gridare.  Ma subito Gesù parlò loro, dicendo: “Coraggio, sono io! Non abbiate paura”.  Pietro gli rispose: “Signore, se sei tu, comandami di venire da te sulle acque”.  Lui disse: “Vieni!” Allora Pietro scese dalla barca, camminò sulle acque e andò verso Gesù.  Ma, vedendo la forza del vento, ebbe paura. Cominciò ad affondare e gridò: “Signore, salvami!”  Gesù tese immediatamente la mano, lo afferrò e gli disse: “Uomo di poca fede, perché hai ceduto al dubbio?”  E quando furono saliti sulla barca, il vento si placò.  Quindi quelli che erano nella barca gli resero omaggio, dicendo: “Tu sei veramente il Figlio di Dio!”" (Matteo 14:23-33).

La pesca miracolosa: "In un’occasione Gesù si trovava presso il lago di Gennèzaret, mentre la folla gli si accalcava intorno per ascoltare la parola di Dio.  E vide due barche ormeggiate alla riva del lago, mentre i pescatori erano scesi e stavano lavando le reti.  Salì su una delle barche, che era di Simone, e chiese a questi di allontanarsi un po’ da terra. Quindi si sedette, e dalla barca si mise a insegnare alle folle.  Finito di parlare, disse a Simone: “Va’ dove è profondo, e calate le reti”.  Simone però rispose: “Maestro, ci siamo dati da fare tutta la notte e non abbiamo preso nulla, ma al tuo comando calerò le reti”.  E quando lo fecero, presero una gran quantità di pesci, tanto che le reti iniziarono a rompersi.  Allora fecero segno ai loro compagni sull’altra barca perché venissero ad aiutarli; quelli vennero ed entrambe le barche furono riempite, al punto che cominciarono ad affondare.  Vedendo ciò, Simon Pietro si gettò ai piedi di Gesù e gli disse: “Allontanati da me, Signore, perché sono un peccatore”.  Infatti, a motivo di quella pesca, sia lui che quelli con lui erano sopraffatti dallo stupore, 10  e così anche Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Ma Gesù disse a Simone: “Smetti di aver timore. D’ora in poi prenderai uomini vivi”.  E riportarono le barche a riva e, lasciata ogni cosa, lo seguirono" (Luca 5:1-11).

Gesù Cristo moltiplica i pani: "Dopo questi fatti Gesù andò sull’altra sponda del Mar di Galilea, anche detto di Tiberìade.  Moltissime persone lo seguivano, perché avevano visto i miracoli che compiva guarendo i malati.  Gesù salì dunque su un monte e si mise a sedere con i suoi discepoli.  Era vicina la Pasqua, la festa dei giudei.  Quando alzò gli occhi e vide che si stava avvicinando una gran folla, Gesù domandò a Filippo: “Dove potremo comprare del pane per dare da mangiare a questa gente?” In realtà lo disse per metterlo alla prova, perché sapeva già cosa stava per fare.  Filippo gli rispose: “Se volessimo dare anche solo un pezzettino di pane a ciascuno di loro, non basterebbero 200 denari!”  Uno dei discepoli, Andrea, il fratello di Simon Pietro, gli disse:  “Qui c’è un ragazzino con cinque pani d’orzo e due pesciolini. Ma cosa sono rispetto a tutta questa gente?” Gesù disse: “Fateli sedere”. Dato che in quel luogo c’era molta erba, vi si misero a sedere; c’erano circa 5.000 uomini.  Gesù dunque prese il pane e, dopo aver reso grazie a Dio, lo distribuì a quelli che erano seduti lì, dopodiché fece lo stesso con i pesciolini; ne ebbero a volontà. Ma quando tutti si furono saziati, Gesù disse ai suoi discepoli: “Raccogliete gli avanzi, così che non si sprechi nulla”. E quando li raccolsero, con i resti dei cinque pani d’orzo avanzati a quelli che avevano mangiato riempirono 12 cesti. Dopo aver visto il miracolo che aveva compiuto, la gente cominciò a dire: “Di sicuro è lui il Profeta che doveva venire nel mondo”.  Gesù allora, sapendo che stavano venendo a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte da solo" (Giovanni 6:1-15). Ci sarà cibo in abbondanza su tutta la terra (Salmi 72:16; Isaia 30:23).

Gesù Cristo resuscita il figlio di una vedova: "Poco dopo Gesù si recò in una città chiamata Nàin; lo accompagnavano i suoi discepoli e una gran folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato fuori un morto, figlio unico di una donna che per di più era vedova. Con lei c’era anche molta gente della città. Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: “Smetti di piangere”. Si avvicinò e toccò la bara, e quelli che la portavano si fermarono. Poi disse: “Ragazzo, ti dico: alzati!” Il morto si mise a sedere e cominciò a parlare, e Gesù lo restituì a sua madre. Pieni di timore, tutti cominciarono a glorificare Dio, dicendo: “Un grande profeta è sorto fra noi”, e: “Dio ha rivolto la sua attenzione al suo popolo”.  E questa notizia riguardo a Gesù si sparse in tutta la Giudea e in tutte le zone circostanti" (Luca 7:11-17).

Gesù Cristo resuscita la figlia di Giairo: "Gesù stava ancora parlando, quando arrivò qualcuno dalla casa del capo della sinagoga che disse: “Tua figlia è morta! Non disturbare più il Maestro”. A quelle parole, Gesù disse a sua volta a Iàiro: “Non aver paura. Solo abbi fede, e lei sarà salvata”. Quando raggiunse la casa, non lasciò entrare nessuno con lui tranne Pietro, Giovanni e Giacomo, oltre al padre e alla madre della ragazzina.Tutti piangevano e si battevano il petto in segno di dolore, ma lui disse: “Smettete di piangere, perché non è morta, ma dorme”. Allora si misero a ridere di lui con disprezzo, perché sapevano che era morta. Ma lui le prese la mano e disse: “Piccola, alzati!” Lo spirito tornò nella ragazzina e lei subito si alzò, e Gesù ordinò di darle qualcosa da mangiare. I suoi genitori erano fuori di sé dalla gioia, ma lui raccomandò loro di non raccontare a nessuno quello che era accaduto" (Luca 8:49-56).

Gesù Cristo risorge il suo amico Lazzaro, morto quattro giorni fa:"Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora dove Marta lo aveva raggiunto.  Nel vedere Maria alzarsi e uscire in tutta fretta, i giudei che erano in casa con lei a confortarla la seguirono supponendo che andasse a piangere presso la tomba.  Maria, quando arrivò dov’era Gesù e lo vide, si gettò ai suoi piedi e gli disse: “Signore, se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto”. Gesù, vedendola piangere, e vedendo piangere i giudei venuti con lei, si commosse profondamente e si turbò.  “Dove l’avete deposto?”, chiese. Gli risposero: “Signore, vieni a vedere”. Gesù cedette alle lacrime,  e i giudei dicevano: “Guarda come gli voleva bene!” Alcuni di loro invece dissero: “Lui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva impedire che Lazzaro morisse?”

Quindi Gesù, commuovendosi di nuovo, arrivò alla tomba, che era una caverna chiusa da una pietra. “Togliete la pietra”, comandò. Marta, sorella del defunto, gli disse: “Signore, ormai deve puzzare: è il quarto giorno”. Gesù replicò: “Non ti ho detto che se credi vedrai la gloria di Dio?” Così tolsero la pietra. Allora Gesù volse gli occhi al cielo e disse: “Padre, ti ringrazio di avermi ascoltato. Io sapevo già che mi ascolti sempre, ma ho parlato a motivo della gente che sta attorno, perché possano credere che tu mi hai mandato”. Dopo aver detto queste parole gridò a gran voce: “Lazzaro, vieni fuori!” E il morto venne fuori, con i piedi e le mani avvolti in bende e il viso coperto da un panno. Gesù disse loro: “Liberatelo e lasciatelo andare”" (Giovanni 11:30-44).

L'ultima pesca miracolosa (poco dopo la risurrezione di Cristo): "All’alba Gesù apparve sulla spiaggia, ma i discepoli non si resero conto che era lui.  Quindi Gesù chiese loro: “Figli miei, non avete niente* da mangiare?” Gli risposero di no.  Lui disse loro: “Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete”. Così la gettarono, ma poi non riuscivano più a tirarla su per la gran quantità di pesci.  Allora il discepolo a cui Gesù voleva particolarmente bene disse a Pietro: “È il Signore!” Sentendo che era il Signore, Simon Pietro si mise la veste — perché era nudo — e si tuffò in mare.  Gli altri discepoli, invece, tornarono a riva con la barca trascinando la rete piena di pesci; infatti erano lontani da terra solo una novantina di metri" (Giovanni 21:4-8)

Gesù Cristo fece molti altri miracoli. Ci permettono di rafforzare la nostra fede, incoraggiarci e avere un'idea delle molte benedizioni che ci saranno in paradiso terrestre. Le parole scritte dall'apostolo Giovanni riassumono molto bene il prodigioso numero di miracoli che Gesù Cristo fece, a garanzia di ciò che accadrà in paradiso: "Ci sono in realtà molte altre cose che Gesù fece: se fossero riportate nei minimi particolari, suppongo che non basterebbe il mondo intero a contenere i rotoli che si potrebbero scrivere" (Giovanni 21:25).

L'insegnamento elementare della Bibbia

SOLA SCRIPTURA

• Dio ha un nome: Jehovah (The Revealed Name). Solo noi dobbiamo adorare solo Geova. Dobbiamo amarlo con tutta la nostra forza vitale (Apocalisse 4:11, Matteo 22:37). Dio non è una Trinità: "Io sono Geova. Questo è il mio nome;non do la mia gloria a nessun altro,*né la lode che mi spetta alle immagini scolpite" (Isaia 42: 8) (How to Pray God? ; In Congregation).

• Gesù Cristo è l'unico Figlio di Dio nel senso che è l'unico Figlio di Dio creato direttamente da Dio (Giovanni 1: 1-3). Gesù Cristo non è Dio onnipotente e non fa parte di una Trinità: "Gesù chiese ai suoi discepoli: “Secondo la gente chi è il Figlio dell’uomo?” Gli risposero: “Alcuni dicono Giovanni Battista, altri Elìa, altri ancora Geremia o uno dei profeti”. Lui domandò loro: “Secondo voi, invece, io chi sono?” 16  Simon Pietro rispose: “Tu sei il Cristo, il Figlio dell’Iddio vivente”. Allora Gesù gli disse: “Felice te, Simone figlio di Giona, perché non te lo hanno rivelato la carne e il sangue, ma il Padre mio che è nei cieli" (Matteo 16: 13-17) (Jesus Christ the Only Path; The King Jesus Christ).

• Lo spirito santo è la forza attiva di Dio. Non è una persona, ma una forza impersonale. Lo Spirito Santo non fa parte di una Trinità: "Apparvero loro lingue come di fuoco che si distribuirono, posandosi una su ciascuno di loro" (Atti 2: 3).

• La Bibbia è la Parola di Dio . Dobbiamo leggerlo, studiarlo e applicarlo nelle nostre vite (Salmi 1: 1-3): "Tutta la Scrittura è ispirata da Dio ed è utile per insegnare, per riprendere, per correggere e per disciplinare nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia del tutto competente, ben preparato per ogni opera buona" (2 Timoteo 3: 16,17) (Read the Bible Daily).

• Solo la fede nel sacrificio di Cristo permette il perdono dei peccati e in seguito la guarigione e la risurrezione dei morti (Matteo 20:28): "Infatti Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo Figlio unigenito, affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16) (Il memoriale della morte di Gesù Cristo (Scivoli); The Memorial of the Death of the Jesus Christ (Article)).

• Il Regno di Dio è un governo celeste stabilito in cielo nel 1914 e il cui re è Gesù Cristo con 144.000 re e sacerdoti che costituiscono la "Nuova Gerusalemme", la sposa di Cristo. Questo governo celeste di Dio metterà fine all'attuale dominio umano durante la Grande Tribolazione e si stabilirà sulla Terra (Apocalisse 12:7-12; 21:1-4, Matteo 6:9,10): "Ai giorni di quei re l’Iddio del cielo istituirà un regno che non sarà mai distrutto. Questo regno non passerà nelle mani di nessun altro popolo; frantumerà tutti questi regni e metterà loro fine, e sarà l’unico a durare per sempre" (Daniele 2:44) (The Great Tribulation; The Earthly Administration of the Kingdom of God).

• La morte è l'opposto della vita. L'anima muore e lo spirito (la forza vitale) scompare (Ecclesiaste 3: 19,20; 9: 5,10): "Non riponete la vostra fiducia nei principi né in alcun altro uomo, da cui non può venire la salvezza. Il suo spirito se ne esce, e lui torna al suolo; in quello stesso giorno i suoi pensieri svaniscono" (Salmo 146:3,4).

• Ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti (Giovanni 5: 28,29, Atti 24:15). Gli ingiusti saranno giudicati sulla base del loro comportamento durante il regno di 1000 anni (e non sulla base del loro comportamento passato), che inizierà dopo la Grande Tribolazione: "Vidi poi un grande trono bianco e colui che vi sedeva. La terra e il cielo fuggirono dalla sua presenza, e non ci fu più posto per loro. Vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono, e furono aperti dei rotoli. Fu aperto anche un altro rotolo: il rotolo della vita. I morti vennero giudicati in base a ciò che era scritto nei rotoli, secondo le loro opere. E il mare restituì i morti che conteneva, e la morte e la Tomba restituirono i morti che contenevano; e ognuno di loro fu giudicato secondo le sue opere" (Apocalisse 20: 11-13) (The Admistration of the Earthly Resurrection; The Earthly Resurrection; The Judgment of the unrighteous).

• Solo 144.000 umani andranno in paradiso con Gesù Cristo  La Grande Folla menzionata in Rivelazione 7: 9-17 è quella che sopravviverà alla Grande Tribolazione e vivrà per sempre nel Paradiso Terrestre: "E sentii il numero di quelli che ricevettero il sigillo, 144.000, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele. (...) Dopodiché vidi una grande folla, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, vestiti di lunghe vesti bianche, e tenevano in mano rami di palma (...) Subito gli risposi: “Mio signore, tu lo sai”. E lui mi disse: “Sono coloro che vengono dalla grande tribolazione, e hanno lavato le loro vesti e le hanno rese bianche nel sangue dell’Agnello" (Apocalisse 7: 3-8; 14: 1-5; 7: 9-17) (The Heavenly Resurrection (144000); The Great Crowd).

• Stiamo vivendo negli ultimi giorni di questo sistema di cose che si concluderà con la Grande Tribolazione (Matteo 24,25, Marco 13, Luca 21, Rivelazione 19: 11-21). La Presenza (Parusia) di Cristo è iniziata invisibilmente dal 1914 e terminerà alla fine di mille anni: "Mentre sedeva sul Monte degli Ulivi, i discepoli gli si avvicinarono in privato e gli chiesero: “Dicci: quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua presenza e della conclusione del sistema di cose?" (Matteo 24: 3) (The King Jesus Christ; The Great Tribulation).

• Il paradiso sarà terrestre (Isaia 11,35,65): "Allora sentii una voce possente che veniva dal trono dire: “Ecco, la tenda di Dio è con gli uomini; egli dimorerà con loro ed essi saranno il suo popolo. Dio stesso sarà con loro.  Ed egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, né ci sarà più lutto né lamento né dolore. Le cose di prima sono passate" (Apocalisse 21: 1-5) (The Release).

• Dio ha permesso al male, perché per rispondere alla sfida di Satana il Diavolo alla legittimità della sovranità di Geova (Genesi 3: 1-6). Dio permise alla malvagità, perché per rispondere all'accusa del diavolo sull'integrità delle creature umane (Giobbe 1: 7-12; 2: 1-6). Non è Dio che causa la sofferenza, Lui lo permette (Giacomo 1: 13). Le sofferenze sono il risultato di quattro fattori principali: Satana il diavolo può essere colui che causa le sofferenze (ma non sempre) (Giobbe 1: 7-12; 2: 1-6). La sofferenza è il risultato del nostro stato generale di discendente peccatore di Adamo che ci conduce alla vecchiaia, alla malattia e alla morte (Romani 5:12, 6:23). La sofferenza può essere il risultato di cattive decisioni umane (da parte nostra o di altri umani) a causa del nostro stato peccaminoso ereditato da Adamo (Deuteronomio 32: 5, Romani 7:19). La sofferenza può essere il risultato di "tempi e eventi imprevisti" che fanno sì che la persona si trovi nel posto sbagliato al momento sbagliato (Ecclesiaste 9:11). Il destino non è insegnamento biblico, non siamo "destinati" a fare il bene o il male, ma sulla base del libero arbitrio, scegliamo di fare "bene" o "Male" (Deuteronomio 30:15).

• Dobbiamo prendere una ferma posizione per il Regno di Dio essendo battezzati e agendo secondo ciò che è scritto nella Bibbia (Matteo 28: 19,20) (The Baptism). Questa posizione ferma a favore del Regno è dimostrata pubblicamente proclamando regolarmente la Buona Novella e facendo discepoli (Matteo 24:14) (The End of Patriotism; Preaching the Good News).

 

Vietato nella Bibbia

 

L'odio omicida è proibito: "Chiunque odia il proprio fratello è un assassino, e voi sapete che nessun assassino continua ad avere in sé la vita eterna" (1 Giovanni 3:15). Omicidio e omicidio sono vietati, per motivi personali, dal patriottismo religioso o dal patriottismo di stato: "Allora Gesù gli disse: “Rimetti la spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada moriranno di spada" (Matteo 26:52) (End of Patriotism).
Il furto è vietato: "Chi ruba non rubi più; piuttosto fatichi, lavorando onestamente con le sue mani in modo da avere qualcosa da dare a chi è nel bisogno" (Efesini 4:28).
Mentire è vietato: "Non mentite gli uni agli altri. Spogliatevi della vecchia personalità con le sue pratiche" (Colossesi 3: 9).

Altri divieti:

"Quindi ritengo che non si debbano creare difficoltà a quelli delle nazioni che si convertono a Dio. Piuttosto, scriviamo loro di astenersi dalle cose contaminate dagli idoli, dall’immoralità sessuale, da ciò che è strangolato e dal sangue" (Atti 15:19,20).

Cose che sono state contaminate dagli idoli: queste sono "cose" legate a pratiche religiose contrarie alla Bibbia, la celebrazione delle feste pagane. Questo può essere rituali religiosi prima di macellare o mangiare carne: "Mangiate tutto quello che si vende al mercato, senza fare domande a motivo della vostra coscienza, perché “a Geova* appartiene la terra con tutto ciò che la riempie”. Se un non credente vi invita e volete andare da lui, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza fare domande a motivo della vostra coscienza. Se però qualcuno vi dice: “Questo è stato offerto in sacrificio”, non mangiatene, a motivo di chi ve l’ha detto e della coscienza. Non mi riferisco alla tua coscienza, ma a quella dell’altro. Per quale motivo, infatti, la mia libertà dovrebbe essere giudicata dalla coscienza di un altro? Se mangio rendendo grazie a Dio, perché dovrei essere criticato per quello per cui rendo grazie?" (1 Corinti 10:25-30).

Riguardo alle pratiche religiose che la Bibbia condanna: "Non mettetevi sotto lo stesso giogo con i non credenti, in un’unione male assortita. Che relazione c’è, infatti, tra la giustizia e l’illegalità? Cos’hanno in comune la luce e le tenebre? Quale armonia c’è fra Cristo e Bèlial? Cos’ha da spartire un credente con un non credente? E quale accordo c’è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo il tempio dell’Iddio vivente; come Dio disse: “Io risiederò in mezzo a loro e camminerò in mezzo a loro, e sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo”. “‘Perciò uscite di mezzo a loro e separatevi’, dice Geova, ‘e smettete di toccare ciò che è impuro’”; “‘e io vi accoglierò’”.  “‘E io diventerò per voi un padre e voi diventerete per me figli e figlie’, dice Geova, l’Onnipotente" (2 Corinti 6:14-18).

Non praticare l'idolatria. È necessario distruggere tutti gli oggetti o le immagini idolatrica, le croci, le statue per scopi religiosi (Matteo 7: 13-23). Non praticare lo spiritismo: divinazione, magia, astrologia ... Dobbiamo distruggere tutti gli oggetti relativi all'occultismo (Atti 19:19, 20).

Non è necessario partecipare alle celebrazioni religiose che non rispettano i principi biblici (1 Corinzi 10: 20-22). Dobbiamo fuggire dalla pornografia, non dobbiamo più guardare film violenti e degradanti, il gioco d'azzardo, l'uso di droghe come marijuana, betel, tabacco, alcol in eccesso, ubriachezza, orge: "Dunque, fratelli, vi esorto per la compassione di Dio a presentare il vostro corpo in sacrificio vivente, santo e gradito a Dio, rendendogli sacro servizio con le vostre facoltà mentali" (Romani 12: 1, Matteo 5: 27-30, Salmo 11: 5).

Immoralità sessuale (fornicazione): adulterio, sesso non sposato (maschio / femmina), omosessualità maschile e femminile, bestialità e pratiche sessuali perverse: "Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il Regno di Dio? Non illudetevi: né persone che praticano l’immoralità sessuale, né idolatri, né adulteri, né uomini che si sottopongono ad atti omosessuali, né uomini che praticano l’omosessualità, né ladri, né avidi, né ubriaconi, né oltraggiatori, né estorsori erediteranno il Regno di Dio" (1 Corinti 6:9,10). "Il matrimonio sia tenuto in alta considerazione da tutti e il letto coniugale sia incontaminato, perché Dio giudicherà chi pratica l’immoralità sessuale o l’adulterio" (Ebrei 13:4).

La Bibbia condanna la poligamia, ogni uomo in questa situazione che vuole piacere a Dio deve regolarizzare la sua situazione rimanendo solo con la sua prima moglie che ha sposato (1 Timoteo 3: 2 "marito di una moglie" ). La pratica della masturbazione è proibita nella Bibbia: "Perciò fate morire le vostre membra, che sono sulla terra, rispetto a immoralità sessuale, impurità, passione sfrenata, desideri dannosi e avidità, che è idolatria" (Colossesi 3:5).

Non devi mangiare sangue. Non mangiare carne di animali morti soffocata, cioè non solo non consumare sangue direttamente (anche terapeuticamente), ma anche non mangiare carne da un animale chi non è stato dissanguato correttamente: "Ma la carne che ha ancora in sé la vita, il suo sangue, non dovete mangiarla" (Genesi 9:4).

Tutte le cose condannate dalla Bibbia non sono enunciate in questo studio biblico. Il cristiano maturo e una buona conoscenza dei principi biblici, conosceranno la differenza tra il "bene" e il "male", anche se non è segnato direttamente nella Bibbia: "Ma il cibo solido è per le persone mature, per coloro che con l’uso hanno allenato la propria facoltà di giudizio a distinguere il bene dal male" (Ebrei 5:14) (SPIRITUAL MATURITY).

 

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